Ciaoooooo belle de casa.
Ormai scrivo di rado e per questo vi invito comunque a seguirmi su INSTAGRAM o FACEBOOK per non perdervi nulla delle cavolate che dico 😉
L’ultima volta per le lettrici del blog ho lanciato il sasso e nascosto la mano, non vi ho più aggiornate. So che la maggior parte ormai mi segue sui social e quindi sono informatissime sull’argomento, ma ci tenevo comunque a scriverlo anche qui.
A Dicembre arriverà una nuova principessa sulla terra. Melissa! Ormai sono alla 27a settimana di gravidanza e dopo svariate problematiche insorte negli anni precedenti posso urlarlo al mondo intero.
Alcuni argomenti per le donne a volte sono taboo, ma credo che parlarne e confrontarci tra noi a volte aiuti a rassicurarci. Come per esempio quella brutta bestia di endometriosi che mi sono portata avanti per anni.
Cos’è l’endometriosi?
…L’Endometriosi è una malattia femminile, determinata dall’accumulo anomalo di cellule endometriali fuori dall’utero. Solitamente le cellule endometriali dovrebbero trovarsi all’interno di esso. Questa anomalia determina nel corpo infiammazione cronica dannosa per l’apparato femminile, che si manifesta tramite forti dolori e sofferenze intestinali…
Testo estrapolato da www.endometriosi.it
Quali sono i sintomi dell’endometriosi invece?
Nel mio caso nessuno! davvero! e sono diciamo fortunata sia a non averne che ad averlo scoperto tramite un buon ginecologo che se n’è accorto nonostante io fossi asintomatica.
Per la maggior parete dei casi invece
…I principali sintomi dell’endometriosi sono caratterizzati da dolori molto intensi durante il periodo mestruale e premestruale (dismenorrea) e nel periodo dell’ovulazione, insieme a dolori pelvici cronici, dolore nei rapporti sessuali, stanchezza fisica cronica…
Testo estrapolato da www.endometriosi.it
Conosco tantissime persone che ne soffrono e sono in cura, alcune risolvono senza alcun problema, altre ragazze invece hanno più problemi.
Ovviamente non sono qui a parlarvi da Medico, ma semplicemente da persona affetta, quindi tutto quello che dico è pura esperienza personale e non scientifica, rivolgetevi sempre al vostro medico/ginecologo e se avete qualche sintomo parlategliene, vi rassicurerà sicuramente.
Ho sofferto molto psicologicamente per questa malattia perchè molti ginecologi mi dicevano che in un 30% delle donne affette provoca infertilità. Ho cercato Melissa per un lungo periodo e dopo un aborto interno spontaneo nel 2019, in un anno di disgrazie generali per il pianeta intero, per me e David è sorto il sole ed è sbucato l’arcobaleno, esattamente il giorno di Pasqua 2020 ho scoperto di essere incinta.
Non vi dico i miei timori e le mie paure nelle prime settimane di gestazione. Credo sia normale ed umano. Ma sono qui per dare un briciolo di speranza a tutte quelle che invece stanno ancora tentando. Incrocio le dita per voi!
Le cura per l’endometriosi
Ci sono diverse terapie per l’endometriosi. La prima è sicuramente l’asportazione tramite intervento chirurgico, rapido ma sicuramente invasivo. Io avrei dovuto subire questa operazione proprio in questi giorni se non fosse stato per l’arrivo di Melissa.
La seconda via è quella farmacologica (antidolorifica e ormonale), una via un po’ più lunga che, data la mia non più tenera età, è stata scartata a priori per il desiderio di avere un figlio.
La terza via è quella che sto seguendo io, la gravidanza. Ovviamente dopo l’inattività delle ovaie per 9 mesi va ricontrollata la situazione con una ecografia interna, ma il mio ginecologo mi ha detto che nella maggior parte dei casi con una gravidanza l’endometriosi (al mio stadio) scompare del tutto.
L’endometriosi è una malattia invalidante che non è possibile prevenire perché non se ne conosce il preciso meccanismo scatenante. Ma si può curare, soprattutto se presa in tempo, certo, c’è sempre il rischio di una recidiva, ma con la terapia si tiene a bada. Quindi donne, se non avete prenotato ancora la vostra visita annuale dal ginecologo vi consiglio di prendere appuntamento immediatamente! Ma affidatevi soltanto a centri specializzati e a medici competenti perché spesso la diagnosi tardiva è il problema fondamentale.
Se avete domande o perplessità non esitate a contattarmi in direct su instagram o via email claudia@claudiasartorelli.com sarò ben felice di raccontarvi la mia esperienza.
un bacioooooo e alla prossima